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Chamber Music rilancia sulla grande e inossidabile tradizione del “Trio di Trieste”, l’iconica formazione per pianoforte, violino e violoncello resa celebre da Dario De Rosa (pianoforte), Renato Zanettovich (violino, spentosi centenario due anni fa) e Libero Lana (violoncello), quest’ultimo nel ’62 sostituito da Amedeo Baldovino. Un Ensemble che, come pochi altri, ha saputo incarnare – per oltre 60 anni, dal 1933 al 1995 – la vivacità, fluidità e anche la capacità innovativa ed evolutiva del dialogo fra archi e pianoforte.
Nel segno della tradizione cameristica che ogni due anni si rinnova a livello mondiale grazie al Concorso internazionale Premio Trio di Trieste, l’Associazione Chamber Music propone adesso una tre giorni dedicata a questa formazione cameristica attraverso il nuovo Trio Festival, di scena in Sala Luttazzi a Trieste da domani a domenica 18 giugno, con inizio alle 18. Grazie al bus navetta privato, predisposto per l’occasione da Chamber Music, sarà facilissimo raggiungere il luogo del concerto: si partirà alle 17.30 da piazza Oberdan, dove gli spettatori saranno riportati a conclusione del concerto.

Trio Pantoum

Trio Orelon

«Tre Ensemble di riferimento della scena cameristica del nostro tempo – spiega Fedra Florit, direttore artistico Chamber Music – si alterneranno con le loro interpretazioni attinte da grandi pagine del repertorio per Trio. E soprattutto, nell’arco di un fine settimana eseguiranno l’integrale delle pagine di Schubert scritte per Trio con pianoforte, un repertorio che ha da sempre connotato le magnifiche interpretazioni del Trio di Trieste e che da loro è stato molto amato. In questo modo i tre ensemble, che hanno già avuto la loro consacrazione in scena e in molti concorsi, primo fra tutti il Premio Trio di Trieste, rinnoveranno una cifra stilistica che abbiamo imparato ad amare con lo storico gruppo triestino. Lettura attenta della partitura, fusione plastica tra pianoforte e archi, nettezza nel fraseggio e un’alchimia che nulla toglie alla spiccata personalità dei singoli interpreti». Sostengono la rassegna, con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste e il Ministero della Cultura, la Fondazione CRTrieste, la Fondazione Illy e la Fondazione Micheli.

Entrando nel merito del cartellone: si parte domani, 16 giugno, con il Trio Chagall, che si è distinto nel panorama musicale grazie alla vittoria del Secondo Premio (con primo premio non assegnato) alla XX edizione del Premio Trio di Trieste, dove aveva conquistato anche i premi speciali “Dario De Rosa” per la migliore esecuzione di un brano di Schumann, “Fernanda Selvaggio” come miglior Trio, e “Young Award” come ensemble finalista più promettente. L’Ensemble si cimenterà su musiche di Franz Schubert, con il Trio in si bemolle maggiore op.99 D.898, e di Maurice Ravel, del quale sarà proposto il Trio in la minore. Fra i successi del Trio Chagall si segnalano anche la vittoria nella categoria “Musica da camera” ad Amadeus Factory (2018), il Premio “Giovanna Maniezzo”, assegnato dall’Accademia Musicale Chigiana, e nel 2022 il Secondo Premio al “Gianni Bergamo” Classic Music Award di Lugano. Il nome Chagall vuol essere un omaggio al celebre pittore, da sempre fonte di grande ispirazione per il Trio e ammirato per i suoi legami con la musica e per la forza espressiva nell’uso del colore. Attualmente la formazione si è stabilita in Svizzera, dove perfeziona il repertorio presso la Hochschule für Musik di Basilea, ed è Ensemble Ecma presso la European Chamber Music Academy.

Trio Chagall

Sabato 17 giugno il testimone passerà al Trio Orelon per una escursione fra pagine di Franz Joseph Haydn (Trio in mi bemolle maggiore Hob XV:29), Franz Schubert (Notturno op. post. 148 D.897) e Johannes Brahms (Trio in si maggiore op.8). Armonia, creatività e sete di ricerca: ecco cosa rappresenta il Trio Orelon, fondato in Germania nel 2018. Il Trio deve il suo nome alla lingua universale Esperanto, in cui “Orelon” significa semplicemente “orecchio”, simboleggiando così i molteplici aspetti dell’ascolto nella musica: ascoltare gli altri, ascoltare se stessi, immergersi nella struttura della composizione, sentire e percepire la connessione tra pubblico e artisti in concerto. IlTrio mantiene una visione dinamica del repertorio e la combina con un’energia incontenibile Fra i riconoscimenti dell’Ensemble spiccano il Premio al Concorso Mendelssohn 2021, accoppiato ad un’esibizione nella Sala Grande della Konzerthaus di Berlino, e il Secondo Premio e un premio speciale al Concorso Schumann di Francoforte per la migliore interpretazione di un’opera di Schumann, accanto al debutto alla prestigiosa Alte Oper di Francoforte sul Meno. Il Trio Orelon si è affermato anche al Premio Trio di Trieste con il Secondo Premio e il premio speciale “Dario De Rosa” legato alla miglior interpretazione di Brahms.

Gran finale, domenica 18 giugno: il sipario si alzerà sul Trio Pantoum per una serata nel segno di Ludwig van Beethoven, con il celebre Trio in re maggiore op.70 n.1 “degli Spettri, e Franz Schubert con il Trio in mi bemolle maggiore op.100 D.929. Il “pantoum” è una forma poetica originaria della Malesia e in riferimento a questa matrice letteraria e artistica, è nato qualche anno fa, al Conservatoire National Supérieur de Paris, uno dei più promettenti ensemble di musica da Camera europea. Nel 2021, il Trio Pantoum è diventato “ECMA Aspirant-Ensemble”, perfezionandosi con i più grandi Maestri europei ed esibendosi in alcuni dei migliori palchi internazionali. Vincitori del Premio Trio di Trieste nel 2022, quest’anno hanno conquistato il Primo Premio ex aequo con il Trio Bohémo al ”International Joseph Haydn Chamber Music Competition” e il Secondo Premio all’”Osaka International Chamber Music Competition & Festa”. Sono stati selezionati per il Melbourne International Chamber Music Competition, che si terrà nel mese di luglio.


Prenotazioni fino ad esaurimento dei posti disponibili scrivendo alla mail segreteria@acmtrioditrieste.it L’evento è inserito nella rassegna “Una Luce sempre Accesa” della Sala Luttazzi, al Magazzino 26 di Porto Vecchio.
I biglietti per i concerti sono disponibili da Ticket Point Trieste, dettagli sul sito acmtrioditrieste.it

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In copertina e qui sopra il famoso “Trio di Trieste” il cui mito rivivrà da domani.

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